mercoledì 13 maggio 2009

LE MAPPE NUCLEARI PER L'ITALIA (fonte: Greenpeace)



" ...vi scriviamo per un aggiornamento importante in campo nucleare. Se dovesse tornare il nucleare in Italia, sarebbero pochissimi i territori che potrebbero ospitarlo! Abbiamo analizzato, infatti, tre importanti mappe, ormai dimenticate, che svelano perché lo stivale è assolutamente inadatto alle centrali nucleari:

- una carta del CNEN (poi diventato Enea) degli anni Settanta
- una mappa ENEA sulla vulnerabilità delle aree costiere ai cambiamenti climatici
- una mappa per la localizzazione del deposito nazionale per le scorie nucleari

Ieri è stato approvato il DDL 1195 che dà sei mesi al governo per definire i criteri per la localizzazione dei siti nucleari. Se per stabilire questi siti, il criterio della vulnerabilità climatica venisse adottato, dalla vecchia carta CNEN dovrebebro essere tolte diverse aree costiere e se ci fosse anche l'indicazione del pericolo sismico, rimarrebbero pochissimi siti su cui puntare l'attenzione: nelle province di Vercelli e Pavia, isola di Pianosa in Toscana, province di Ogliastra, Nuoro e Cagliari.

Oggi sul quotidiano "La Repubblica" è stato pubblicato un dossier elaborato proprio sulla base delle mappe nucleari diffuse da Greenpeace. L'articolo ha scatenato reazioni immediate nelle Regioni più a rischio. Al momento Sardegna, Puglia e Piemonte si sono dichiarate preoccupate e non disponibili a ospitare centrali e scorie nucleari.

Noi continueremo a fare campagna contro il nucleare e a opporci a questa sciagurata scelta del governo. Nei giorni scorsi abbiamo mandato una mail ai candidati alle prossime elezioni europee per sapere cosa pensano del ritorno al nucleare in Italia. Vi aggiorneremo presto sulle loro risposte. Come sempre, contiamo sulla vostra partecipazione e sul vostro sostegno!"

JOE BIDEN: GAFFE GUNNER JOE